Rivolti verso Gesù, verso colui che ci Ama
di Stefano Balestra
Ricordo da bambino quando si avvicinava natale mio padre diceva si deve fare il presepe e cosi lo costruivo insieme a lui. Crescendo mio padre mi lasciava fare da solo ma mi seguiva nella prima preparazione:
devi prima preparare bene la base, dove lo vuoi poggiare? Quanto grande lo vuoi fare? E cosi andavamo alla ricerca di un tavolo adatto.
Non doveva essere troppo basso, né troppo alto. Attento, mi diceva, prima di fare il presepe proteggi il tavolo di legno, con l’umidità di potrebbe curvare e le statuine poi cascano, ed inoltre si rovina, se non metti un telo il muschio con il gesso e l’acqua diventano un tuttuno con il legno e poi lo si deve buttare.
Cavolo era proprio bello quel tavolo era un tavolinetto di legno, sapete di quelli piccoli che hanno il buco per infilarci il mattarello (forse alcuni se li ricordano quei tavolini). Il buco per il mattarello? Era preciso per farci passare il tubo per l’acqua del fiume ed i cavi della corrente per le lucette. Lo tenevo bene perché poi l’anno dopo lo avrei riutilizzato io.
Stamattina mentre mi si chiedeva un articolo per il presepe in famiglia parrocchiale, mi è venuto in mente tutto questo.
La base per il presepe. Qual è la nostra base del presepe? Essa deve essere solida una buona base poi il resto che si pone sopra e solo sovrastruttura, necessaria per fare il presepe, ma se non c’è una base adatta il presepe non regge e neanche ci si può lavorare sopra.
La base è la nostra Fede, è la comunità nella quale viviamo. Dove si vive la fede? qual è la prima comunità dove respiriamo e viviamo la fede? Certamente è la Famiglia. Il Presepe in Famiglia: questo la rappresentazione di come in questo anno vediamo la venuta del Signore, cosa ci ha dato, cosa ci ha portato e soprattutto cosa vogliamo trasmettere della nostra fede agli altri.
Allora si che il presepe diventa espressione di tutta la comunità, di tutta la famiglia anche se dentro la famiglia a costruirlo è solo un componente, magari un bambino che mette tutti i pupazzi in fila uno dietro l’altro con il volto rivolto al Gesù bambino, perché così magari gli ha detto il babbo e e la mamma : ”le persone devono essere sempre rivolte verso Gesù, verso colui che ci Ama”.
Aspettiamo le foto dei vostri presepi che raccontano la vostra esperienza dell’attesa di Gesù in Famiglia.