Lettori

A servizio della Parola

Il Signore Gesù ha sempre voluto che giungesse a tutti gli uomini la sua parola di salvezza, di perdono, di consolazione, di speranza. In molti casi, Dio si serve degli uomini perché la sua parola venga diffusa, ricevuta e di nuovo consegnata ad altri. Da qui viene, per ogni cristiano, il compito di trasmetterLa diventandone strumento, facendosi servo.

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Nato nel gennaio 2013, il Gruppo dei Lettori della nostra Parrocchia si è messo in cammino per svolgere proprio questo tipo di percorso, nella consapevolezza di vivere un servizio sentito come «una grazia, ossia un dono che lo Spirito Santo concede per il bene della Chiesa» (I ministeri nella Chiesa, Documento CEI).

Ci incontriamo ogni

Allo stesso tempo, è quanto mai importante sottolineare che tutto questo esige un’organizzazione e una preparazione. La responsabilità della formazione spirituale del Lettore, infatti, non deve essere lasciata all’inclinazione e al gusto soggettivo delle persone, ma ognuno deve essere aiutato e sostenuto nel suo percorso. Perché? Perché è necessario non dimenticare mai che la voce del Lettore è messa in prestito alla solennità della Parola di Dio, che si serve di lui come mediatore di un dialogo di salvezza in cui «è Cristo che parla quando nella Chiesa si legge la Sacra Scrittura» (Sacrosanctum Concilium n.7) e chi proclama, non fa altro che servire questa verità.

Chi desidera dedicarsi a questo servizio può contattare il parroco

Gli incontri per i Lettori in parrocchia si terranno ogni secondo giovedì del mese con approfondimenti sulla Costituzione dogmatica Sacrosantum Concilium.

A chi è rivolto l’invito a partecipare? A tutti i battezzati che sentono di volersi mettere a servizio della Comunità, ponendo al centro la Parola perchè «corra e sia glorificata» (2Tes 3,1).

Gli incontri 2017/2018

 

 

24 Marzo 2018Lettori / Quaresima / Vita della comunitàVenerdì 23 marzo la nostra comunità parrocchiale si è messa in cammino dietro alla Croce. In cammino con Gesù. Il parroco, don Dino, che ha scritto le meditazioni e le preghiere, ha introdotto così la preghiera: “Meditiamo la Passione del Signore, per camminare con lui. Per pregare insieme a lui, percorrendo l’ora della nostra salvezza. Accompagnati dalla parola del vangelo, guarderemo Gesù, il Figlio Unigenito, che ci rivela l’amore del Padre, passo dopo passo, fino all’ultimo respiro, fino all’estremo sacrificio della Croce. È il suo abbraccio al nostro dolore. La sua misericordia per il nostro peccato. La sua parola definitiva sulla nostra morte. Maria, Madre della Chiesa, accompagni il nostro cammino”. Una parrocchiana ha commentato: “È venuto fuori quello che siamo e quello che Gesù fa per noi”. Un’altra ha detto: “È stato come dare voce ai nostri pensieri e alle nostre sofferenze”. Grazie a tutti coloro che, in diversi modi, hanno contribuito a rendere bella la nostra preghiera. Il testo della Via Crucis saranno presto disponibili. [...]
3 Luglio 2017Gruppo del Vangelo / Lettori / Vita della comunitàAl termine del secondo anno di lettura consecutiva del Vangelo di Luca, come consuetudine, si sospendono per il periodo estivo gli incontri del Gruppo del Vangelo parrocchiale. Questo itinerario di ascolto ha visto, pian piano nel tempo, consolidarsi la presenza di circa 20 persone che – ogni mercoledì in Parrocchia – si ritrovano difronte alla Parola presentata e meditata da Francesca de La Tenda del Magnificat. Scrive San Girolamo che “l’ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo”. Da questo incontro di ascolto, pertanto, è iniziato per molti un cammino di conoscenza, un percorso di riscoperta di una Parola viva che opera nei nostri giorni…che consola…che salva…che crea una Comunità-di-fratelli in comunione, dentro un’esperienza continua di sete di Dio. E la sete di Dio si estingue solo con l’Acqua Viva che è Gesù. L’ascolto costante ed attento suscita questo desiderio di Incontro; spesso crea domande di senso importanti per il nostro dirci cristiani; molto più, ci fa riscoprire guariti. Abbiamo bisogno, allora, di dare sempre più valore a questo grande Amore che viene da Dio. Abbiamo sempre più bisogno di saperci figli amati. Abbiamo bisogno di nutrire questa fede. E solo la perseveranza nella Gioia della Parola può colmare di Bene questa ricerca instancabile di Felicità. Sì, la Felicità: il Vangelo fà questo miracolo. “Ascolta e vivrai” (Mt 5,1-12) [...]
25 Giugno 2017Diocesi / Lettori / Vita della comunitàIl 24 giugno Emanuele Imbrescia è diventato diacono. Ecco alcune foto e l’omelia del vescovo Carlo. Quando  un  fedele  comprende  che  nella  Chiesa  ognuno  ha  un  ruolo  di  responsabilità  per il  bene  comune  e  si  rende  disponibile  per  il  servizio,  non  c’è  che  da  rendere  lode  al  Signore  e accogliere  con  gratitudine  il  suo  dono  di  amore  alla  Chiesa.  Il  diacono,  infatti,  è  questo:  un fedele  che  si  rende  disponibile  al  servizio.  Dove?  Dove  la  Chiesa  ritiene  di  avere  bisogno  di  lui. Il  servizio  alla  Chiesa  il  diacono  non  lo  sceglie,  ma  lo  accoglie  dalla  Chiesa,  come  i  primi  sei diaconi  che  furono  pregati  dagli  Apostoli  di  servire  alle  mense,  affinché  nessuno  fosse trascurato. Quando  il  servizio  ce  lo  scegliamo  noi,  rischiamo  di  servire  solo  noi  stessi  e  non  la Chiesa.  Chi  vuol  servire  la  Chiesa  a  modo  suo,  non  serve  la  Chiesa,  ma  si  serve  della  Chiesa  per servire  se  stesso  e  le  sue  opere  moriranno  con  lui.  Questo  vale  per  tutti,  nessuno  escluso;  in modo  particolare  vale  per  il  diacono,  che,  attraverso  l’ordinazione  conferitagli  con  l’imposizione delle  mani  del  Vescovo,  riceve  una  speciale  missione  a  servizio  dei  bisogni  della  Chiesa, soprattutto nella persona dei più poveri. Voglio  citarti,  caro  Emanuele,  papa  Francesco  che  nella  sua  visita  a  Milano  il  25  marzo di  quest’anno  ebbe  a  dire:  «Il  diaconato  è  una  vocazione  specifica,  una  vocazione  familiare  che richiama il  servizio.  A  me piace tanto  quando    i primi  cristiani ellenisti sono  andati  dagli  apostoli  a  lamentarsi  perché  le  loro  vedove  e  i  loro  orfani  non  erano  ben assistiti,  e  hanno  fatto  quella  riunione,  quel  “sinodo”  tra  gli  apostoli  e  i  discepoli,  e  hanno “inventato”  i  diaconi  per  servire.  E  questo  è  molto  interessante  anche  per  noi  vescovi,  perché quelli  erano  tutti  vescovi,  quelli  che  hanno  “fatto”  i  diaconi.  E  che  cosa  ci  dice?  Che  i  diaconi siano  i  servitori.  Poi  hanno  capito  che,  in  quel  caso,  era  per  assistere  le  vedove  e  gli  orfani;  ma servire  .  E  a  noi  vescovi:  la  preghiera  e  l’annuncio  della Parola;  e  questo  ci  fa  vedere  qual  è  il  carisma  più  importante  di  un  vescovo:  pregare.  Qual  è  il compito  di  un  vescovo,  il  primo  compito?  La  preghiera.  Secondo  compito:  annunciare  la  Parola. Ma  si  vede  bene  la  differenza.  E  a  voi  :  il  servizio.  Questa  parola  è  la  chiave  per  capire il  vostro  carisma.  Il  servizio  come  uno  dei  doni  caratteristici  del  popolo  di  Dio.  Il  diacono  è  – per  così  dire  –  il  custode  del  servizio  nella  Chiesa.  Ogni  parola  dev’essere  ben  misurata.  Voi siete i custodi del  servizio nella Chiesa: il  servizio alla Parola, il servizio  all’Altare, il  servizio ai Poveri.  E  la  vostra  missione,  la  missione  del  diacono,  e  il  suo  contributo  consistono  in  questo: nel  ricordare  a  tutti  noi  che  la  fede,  nelle  sue  diverse  espressioni  –  la  liturgia  comunitaria,  la preghiera  personale,  le  diverse  forme  di  carità  –  e  nei  suoi  vari  stati  di  vita  –  laicale,  clericale, familiare  –  possiede  un’essenziale  dimensione  di  servizio.  Il  servizio  a  Dio  e  ai  fratelli.  E quanta strada  c’è da  fare  in questo  senso!  Voi siete i custodi del servizio  nella Chiesa». Quanto  sono  belle  queste  parole,  quanto  chiariscono  il  senso  della  fede  cristiana  come sequela  di  Cristo  e  il  carisma  del  servizio  che  il  diacono  è  chiamato  a  rendere  presente  a beneficio di tutta la  Chiesa! Fanne  una  regola  della  tua  vita,  caro  Emanuele.  Aiutato  da  tua  moglie  e  dalla  tua famiglia  perseguila  sempre.  Non  è  importante  cercare  ruoli  di  visibilità  (neppure  sull’altare)  o  di prestigio  sociale  od  ecclesiale:  questo  lascialo  fare  a  chi  cerca  il  consenso  sociale  o  pensa  alla ‘carriera’.  Il  cristiano  cerca  di  seguire  Cristo,  sempre,  anche  quando  mancano  gli  applausi  della gente  o  le  luci  della  ribalta,  anzi,  queste  cerca  di  fuggirle  per  quanto  può.  La  sua  carriera  è  verso il  basso,  verso  colui  che  ha  bisogno  del  suo  servizio.  Per  questo,  se  necessario,  rinuncia prontamente  e  senza  farlo  pesare  anche  a  qualche  ora  di  sonno  o  di  meritato  riposo  dopo  una giornata di lavoro. Ma  non  dimenticare  che  sei  sposato  e  hai  una  famiglia,  la  quale,  se,  da  una  parte,  dovrà comprenderti  e  sostenerti in  questa tua  missione  nella  Chiesa, dall’altra, essa pure ti  è affidata  da Dio  e,  quindi,  dovrai  custodirla  nell’amore  e  nella  fedeltà,  perché  cresca  come  piccola  Chiesa domestica.  La  vocazione  al  diaconato  permanente  si  aggiunge  alla  vocazione  matrimoniale,  non la  elimina,  ma  in  un  certo  senso  la  porta  a  compimento,  in  quanto  come  marito  e  padre  è chiamato a  servire la propria famiglia e  a guidarla a Dio, come ogni  marito e padre cristiano. Caro  Emanuele,  vivi  il  tuo  servizio  alla  Chiesa  nella  gioia  e  nella  gratitudine,  anche  nel momento  della  fatica  e,  forse,  pure  di  qualche  delusione  o  incomprensione.  Molto  hai  ricevuto da  Dio  e  molto  riceverai  ancora,  ma  molto  sei  chiamato  a  dare  con  generosità  e  disinteresse sulle  strade  che  il  Signore  ti  indicherà  attraverso  la  Chiesa.  Tieni  sempre  fisso  lo  sguardo  sulla meta  che  è  il  servire  e  sta  aggrappato  a  Gesù,  imitandolo  nella  dedizione  al  suo  corpo  che  è  la Chiesa. La  grazia  del  Signore  nostro  Gesù  Cristo,  l’amore  di  Dio  padre  e  la  comunione  dello Spirito santo  sia  sempre  con te e  con  noi. +  Carlo Bresciani 24 giugno 2017 [...]
18 Novembre 2016Azione Cattolica / Catechisti / Consiglio Affari Economici / Grottammare 3 AGESCI / Lettori / News / Vita della comunitàDomenica 27 novembre inizieremo il nostro cammino di Avvento con una giornata di ritiro. Tutti coloro che in parrocchia svolgono un servizio o fanno parte di qualche gruppo di formazione sono invitati a partecipare, nell’ascolto della Parola, nel silenzio prolungato e nella preghiera. Prima di “fare” per gli altri dobbiamo prenderci cura della nostra vita cristiana. Dopo pranzo, una breve introduzione e poi l’ascolto della Parola di Dio, con l’aiuto di Francesca della “Tenda del Magnificat”, che ogni mercoledì guida il Gruppo del vangelo parrocchiale. Successivamente ci sarà spazio per il silenzio, la riflessione e la preghiera personale. Concluderemo con la condivisione e la preghiera comunitaria. [...]
26 Ottobre 2016Formazione / LettoriInsieme a coloro che in parrocchia svolgono il servizio di lettori abbiamo cominciato a leggere la Dei Verbum, una delle quattro costituzioni del Concilio Vaticano II.   Dopo l’incontro con i lettori dello scorso giovedì 20 ottobre, in cui abbiamo iniziato a leggere la costituzione dogmatica sulla Rivelazione “Dei Verbum“, provo a condividere con tutti qualche riflessione, aiutato da chi era presente. Se oggi questa Parola è quotidianamente per noi (come testo presente nelle nostre case, nelle liturgie, nelle catechesi) è perché il Concilio ce l’ha ri-donata, dandoci anche gli strumenti per metterci meglio in suo religioso ascolto. Tutto questo mi fa sentire ancor più “responsabile” quando la stessa Parola mi viene affidata per la proclamazione e mi coinvolge il cuore come non mai. La Chiesa, cioè tutto il popolo santo di Dio, è chiamata a vivere due atteggiamenti davanti alla Rivelazione di Dio. Essa ascolta e proclama. Ascolta religiosamente, come l’antico popolo di Israele e come i primi discepoli di Gesù, accogliendo e custodendo quotidianamente la Parola di Dio. Dobbiamo perciò interrogarci sullo spazio che diamo a Dio che si comunica a noi? A partire dall’ascolto dell’eucaristia domenicale, che posto occupa la Parola nella quotidianità del nostro pensare, scegliere, agire? A questo ascolto deve seguire anche la testimonianza, come una proclamazione delle cose belle che il Signore realizza nella vita di ciascuno. Stare in religioso ascolto: nessuno si inventa la Parola e tantomeno si cambia qualche punto scomodo. Proclamarla con ferma fiducia: atteggiamento di coraggio e disponibilità al messaggio di Dio, annunciandolo senza esitazioni. Lo stile ci viene indicato nella Prima lettera di san Giovanni: come coloro che hanno ricevuto una bella notizia, ne hanno sperimentato la verità e non riescono a contenerne l’esultanza, volendo contagiarne il mondo intero. Insomma, bisognerebbe giocare in attacco, anziché rifugiarsi in un devoto “catenaccio”. Scrive sa Giovanni: “Quello che era da principio, quello che noi abbiamo udito, quello che abbiamo veduto con i nostri occhi, quello che contemplammo e che le nostre mani toccarono del Verbo della vita – la vita infatti si manifestò, noi l’abbiamo veduta e di ciò diamo testimonianza e vi annunciamo la vita eterna, che era presso il Padre e che si manifestò a noi -, quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. E la nostra comunione è con il Padre e con il Figlio suo, Gesù Cristo. Queste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia sia piena“. (1Gv 1,1-4) Quando recepisci questo Amore travolgente, cominci ad ascoltare e ad amare anche tu, con la tua vita. Quell’amore è per tutti, non puoi e non devi tenerlo per te, ma donarlo. “Ognuno dovrebbe diventare lui stesso Parola di Dio, rivolta a chiunque”. Non possiamo sprecare questo tesoro trovato nel terreno della nostra, la perla preziosa, il seme generoso. E neanche possiamo tenerlo tutto per noi, poiché molti, anche vicino a noi, non conoscono Gesù e non sperimentano la salvezza. Questo mi fa pensare alla sapienza della Chiesa che in molti modi, contribuisce alla realizzazione del fine ultimo dell’uomo cioè amare, e il Concilio ha rappresentato secondo me, un messaggio fondamentale in questo senso. Qui trovate il testo del proemio, da cui sono scaturite queste riflessioni. Aggiungete le vostre. In religioso ascolto della parola di Dio e proclamandola con ferma fiducia, il santo Concilio fa sue queste parole di san Giovanni: « Annunziamo a voi la vita eterna, che era presso il Padre e si manifestò a noi: vi annunziamo ciò che abbiamo veduto e udito, affinché anche voi siate in comunione con noi, e la nostra comunione sia col Padre e col Figlio suo Gesù Cristo » (1 Gv 1,2-3). Perciò seguendo le orme dei Concili Tridentino e Vaticano I, intende proporre la genuina dottrina sulla divina Rivelazione e la sua trasmissione, affinché per l’annunzio della salvezza il mondo intero ascoltando creda, credendo speri, sperando ami. [...]
17 Settembre 2016Formazione / LettoriIl Signore Gesù ha sempre voluto che giungesse a tutti gli uomini la sua parola di salvezza, di perdono, di consolazione, di speranza. In molti casi, Dio si serve degli uomini perché la sua parola venga diffusa, ricevuta e di nuovo consegnata ad altri. Da qui viene, per ogni cristiano, il compito di trasmetterLa diventandone strumento, facendosi servo. Nato nel gennaio 2013, il Gruppo dei Lettori della nostra Parrocchia si è messo in cammino per svolgere proprio questo tipo di percorso, nella consapevolezza di vivere un servizio sentito come «una grazia, ossia un dono che lo Spirito Santo concede per il bene della Chiesa» (I ministeri nella Chiesa, Documento CEI). Ci incontriamo ogni secondo giovedì del mese, alle ore 21,30 Allo stesso tempo, è quanto mai importante sottolineare che tutto questo esige un’organizzazione e una preparazione. La responsabilità della formazione spirituale del Lettore, infatti, non deve essere lasciata all’inclinazione e al gusto soggettivo delle persone, ma ognuno deve essere aiutato e sostenuto nel suo percorso. Perché? Perché è necessario non dimenticare mai che la voce del Lettore è messa in prestito alla solennità della Parola di Dio, che si serve di lui come mediatore di un dialogo di salvezza in cui «è Cristo che parla quando nella Chiesa si legge la Sacra Scrittura» (Sacrosanctum Concilium n.7) e chi proclama, non fa altro che servire questa verità. Chi desidera dedicarsi a questo servizio può contattare il parroco Gli incontri per i Lettori in parrocchia si terranno ogni secondo giovedì del mese con approfondimenti sulla Costituzione dogmatica Dei Verbum. A chi è rivolto l’invito a partecipare? A tutti i battezzati che sentono di volersi mettere a servizio della Comunità, ponendo al centro la Parola perchè «corra e sia glorificata» (2Tes 3,1). Gli incontri 2016/2017 Primo incontro: 8 settembre Secondo incontro: 20 ottobre Terzo incontro: 10 novembre Quarto incontro: 15 dicembre Quinto incontro: 12 gennaio Sesto incontro: 9 febbraio Settimo incontro: 9 marzo Ottavo incontro: 30 marzo Nono incontro: 11 aprile Decimo incontro: 8 giugno [...]