A Cracovia c’eravamo anche noi!
Anche la nostra parrocchia ha partecipato alla Giornata mondiale dei Giovani di Cracovia. Dal 25 luglio al 2 agosto ci siamo fatti pellegrini di Misericordia insieme a papa Francesco e ai giovani di tutto il mondo. Noi eravamo in quindici, e abbiamo condiviso il cammino con i giovani di tutta la nostra diocesi.
E questi sono i nostri racconti
Sono partita da Grottammare con una domanda alla quale volevo trovare risposta e con una persona cara per cui pregare; quello che ho vissuto poi é stato molto di più!
Mi hanno donato molto i sorrisi delle persone, la semplicità degli sguardi, le canzoni strillate nel pullman e lungo la strada. E per ultimo ma non meno importante quello spazio di preghiera di ogni giorno che è diventato momento magico durante la veglia.
Ho imparato molto ad aspettare, a non avere fretta di trovare risposte, perché queste si trovano quando meno te lo aspetti e te le donano le persone a te sconosciute, che ti regalano il volto più bello di Dio!
Questa MG alla fine é stata solo l’inizio di una nuova avventura, di un nuovo modo di guardare il mondo e la Chiesa con la speranza, l’allegria e la semplicità che il Papa ci ha donato nei sui discorsi. (Silvia)
Miliardi di persone, canti, danze, preghiere, nazionalità, colori, lingue, bandiere, sole, pioggia, caldo, umidità, grida, inni e ancora canti, danze….
Pausa.
Silenzio. Una sola e grande luce nel nero della notta e Lui, l’Eucaristia lì, innalzato umilmente in una modesta tenda che ti guarda e fissa, centra il bersaglio in pieno e ti ricorda che in quel mondo bellissimo, ma di mille distrazioni, bisogna fermarsi e fare pace. Con se stessi. Non c’è bisogno di correre e correre e correre a vuoto. E in fondo il riassunto di tutto il tuo discorso sta proprio in quel cuore beato che perdona, tutto: la propria vita, i propri errori e quelli degli altri, l’odio e il rancore, le parole e i silenzi, i gesti e le assenze. Misericordia troverai, ma prima nel tuo cuore.
Questa per me é stata la Gmg: un momento, un solo attimo. La morale della favola che ha dato senso al resto delle pagine scritte. (Nicole)
La GMG l’ho vissuta soprattutto per conoscere le persone, perché alla fine una messa con il papa o delle lodi in chiesa si possono sempre fare, ma essere presenti tra un milione e mezzo di persone non è cosa di tutti i giorni. È stata bella la confidenza e la condivisione con i vecchi amici o con quelli conosciuti 3 minuti prima. Anche stare a casa con persone sconosciute, fidarsi di loro come se fossero nostri familiari è stato bello! Mi son divertito un sacco e spero di riprovare quella sensazione nel 2019. (Andrea)
Di questa esperienza mi rimarrà impresso nella mente, più di tutte le belle catechesi a cui ho assistito, l’affetto di tutte le famiglie polacche che pur non conoscendoci e non parlando la nostra lingua, hanno fermato la loro vita quotidiana per farci entrare a far parte un po’ della loro famiglia. Evitando i pregiudizi, ci hanno accolto e festeggiato come fossimo loro figli tornati da un lungo viaggio e che purtroppo sarebbero ripartiti poci dopo. Custodirò questo insegnamento: L’ACCOGLIENZA. (Margherita)
Di una settimana di pellegrinaggio c’è stata una cosa che mi ha colpito particolarmente. Il sabato della veglia. Addormentarsi in mezzo a due milioni di persone e sentirsi a casa, in una grande famiglia. Trovare al risveglio persone di altre nazionalità e vedere che eravamo lì tutti per lo stesso motivo, tutti con la stessa fede e con la voglia di approfondirla. Questo mi ha dato la forza, la speranza di riportare le esperienze vissute nel quotidiano. Mi ha anche aiutata a tener duro in un periodo in cui temevo di perdermi. Ne avevo proprio bisogno. Un esperienza da rifare sicuramente.
#roadtopanama2019. (Elisa)
Vorrei scriverti condividere una frase, detta dal Papa durante la veglia. Ha detto: “Andate per le strade a seguire la pazzia di Dio”. Ci ho pensato tanto. un Dio che è pazzo d’amore per me, che stravolge i nostri insignificanti progetti, certezze, convinzioni e ci fa vedere qualcosa di maledettamente bello e perfetto. Ecco… nei giorni della gmg ho lasciato libero il mio cuore affinché Lui, a modo suo, entrasse per modellarlo e farne ciò che era necessario. E Lui l’ha fatto…
Guardando con i suoi occhi pazzi e folli ho imparato che…
Una casa un po’ sporca e il silenzio della solitudine di un anziano sono diventati casa mia, una tavola piena di cose buone preparate con amore, la gioia e l’amore di un 82enne mi dimostra che mi vuole bene pur non conoscendo nulla di me.
…Che una vita è piena quando abbandoni paure e incertezze, ami e ti lasci amare cosi come sei, piccolo e pieno di errori, scoprendo che il letto più comodo e il risveglio più felice lo trovi quando stai con le persone a cui vuoi bene insieme a mezzo mondo.
E infine …quando senti un prete un po’ matto che credevi duro e severo, dire ai suoi ragazzi… “mi avete preso il cuore, come faccio a dirvi di no?”. Beh, questo è il dono che ho ricevuto dalla gmg. (Catia)
25.07.2016. L’attesa è finita. Si parte! Con me un bagaglio di felicità, emozioni, aspettative ma anche dubbi, domande, incertezze.
Arrivi e da subito scopri l’umiltà e la semplicità dei gesti quotidiani.
Una famiglia che ti accoglie come se fossimo figli loro, che ogni mattina prepara la colazione per otto persone sempre con il sorriso.
Mille volti che ogni giorno incroci per la strada, a volte per scambiarci qualche parola, a volte per condividere qualche canto, per scattarsi una foto, per fare un “change” o semplicemente per un saluto.
Poi le parole del Papa che arrivano dritte nel tuo cuore come lame taglienti. Ci sono due frasi che mi hanno colpito maggiormente: 1. “Mi addolora incontrare giovani che sembrano “pensionati” prima del tempo”; 2. “Questo tempo accetta solo giocatori titolari in campo, non c’è posto per riserve. Il mondo di oggi vi chiede di essere protagonisti della storia perché la vita è bella sempre che vogliamo viverla, sempre che vogliamo lasciare un’impronta. La storia oggi ci chiede di difendere la nostra dignità e non lasciare che siano altri a decidere il nostro futuro. No! Noi dobbiamo decidere il nostro futuro, voi il vostro futuro!”.
Ma la frase che secondo me racchiude a pieno quella settimana è: “Costruire ponti umani”. In quei giorni abbiamo costruito ponti tra nazioni, ponti tra parrocchie, ponti tra amicizie, ponti tra cuori e ponti tra noi e Dio.
La mia GMG è stata proprio questo: semplicità, gratuità, gioia, preghiera, misericordia. (Chiara)
È difficile spiegare in poche righe ciò che la Gmg mi ha lasciato. Vedere tanti ragazzi riuniti per lo stesso motivo, pronti a mettersi a nudo davanti a Dio e pronti ad affrontare e condividere ogni giorno nuove esperienze, mi hanno fatto capire cos’è la FEDE e che siamo veramente tutti FRATELLI NEL SIGNORE, proprio così, perché a Cracovia ho trovato fratelli. Porterò per sempre nel cuore gli occhi felici e i volti delle persone che ho incontrato durante questo viaggio e di quelle che lo hanno condiviso con me. Ora ho la consapevolezza che ci sarà sempre qualcuno pronto a tendermi la mano e non farmi cadere. (Francesca)